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La storia

Il nostro Istituto è nato giuridicamente nell’anno scolastico 2013/14 a seguito del Decreto di fusione dell’Istituto Comprensivo Statale “M. Polo” con la S.M.S. “G. Galilei” di Cardito (Delibera G. R. Campania n. 32 del 08/02/2013; Delibera G. R. Campania n.17 del 25 luglio 2013; Delibera G. R. Campania n. 124 del 27 maggio 2013). Esso si trova sul territorio di Cardito, in provincia di Napoli le cui origini sono incerte. Il suo territorio nacque da un triplice insediamento: il primo in zona Carditello, dove agli inizi del 900 vennero alla luce moltissime tombe osco-sannite; il secondo, è dato da Nollito (o Nullito o Nulleto), un antico villaggio già esistente nell'800 d.c. e con molta probabilità di epoca preromana o romana; il terzo insediamento, è l'attuale Cardito il cui nome si trova in alcuni documenti dopo il 1000.

Gli antichi insediamenti di Nolitto e Cardito le cui tracce risalgono al secolo XIII le cui costruzioni sorgono sulle rovine di un precedente villaggio. Tuttavia tale fonte non è precisa, perché, in un documento del 1.114 troviamo, per la prima volta la menzione di due villaggi Nollitum e Carditum. Il nome Carditum deriverebbe dall'abbondanza di cardoni, che erano prodotti nel luogo chiamato "Lavinaio". Il nome Nullitum trova la sua origine dall'abate di S. Lorenzo il quale era "abate nullius" .

A scrivere di Cardito fu, per primo, alla fine del 700, il Giustiniani, che nel suo " Dizionario Geografico Ragionato" alla voce su "Cardito", notava che era allora situato sulla regia strada che porta a CAserta; e scriveva che aveva aria salubre, territorio di figura quasi quadrata, pozzi sorgenti di buon'acqua e produceva "buone biade, grano, legumi e vini asprini". Lo stesso scriveva che Cardito confinava a mezzogiorno con Afragola, a oriente con Caivano, e con la stessa Afragola, a occidente con Fratta e a settentrione con Crispano. A quell'epoca contava 2800 abitanti che, probabilmente, durante la peste del 1656 mancarono quasi tutti.

Il Giustiniani parlava anche di Carditello, la frazione di Cardito ad un buon mille metri dal centro che prese a sorgere lungo la strada che da Cardito raggiungeva, per via interna, l'arco di Arcopinto, accosto ad una chiesina dedicata a S. Eufemia.

Nel 1797, il piccolo villaggio contava circa 300 abitanti. DAl 1529 al 1781, Cardito è stato posseduto, col titolo di Principe, dalla famiglia Loffredo Sigismondo, capostipite del casato, l'11.06.1529 acquistò Cardito, insieme a Mugnano ed al Castello di Monteforte. Il Principe Ludovico Venceslao Loffredo nel 1840 volle fondare un orfanotrofio che portava il suo nome. Il ricordo del Loffredo è ancora legato al palazzo principesco, che si erge, austero e solitario, al centro del paese. Successivamente, il castello veniva venduto al Commendatore Biagio Spadaccio; lo erediterà la figlia, Chiara Spadaccio, che era andata sposa al Marchese Luigi Mastrillo della Schiava. Di fronte al castello ecco profilarsi la parrocchia di S. Biagio. Nel 1580 il feudatario Loffredo volle fondare una nuova chiesa di fronte al castello, in onore di S. Biagio il cui culto, era fiorente all'epoca del loro insediamento.Cardito ha conosciuto negli ultimi decenni una crescita urbanistica veloce e, spesso, disordinata, che ha finito per incidere sulla tradizionale struttura socio-ambientale radicata in un’economia sostanzialmente agricola e commerciale. 

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